
la Cucina Tipica Romagnola, ritratto
Cosa trovare sulle tavole imbandite del “Duslaun” se non i piatti più veri della cucina tipica romagnola? L’utilizzo di prodotti provenienti da agricoltura biologica e a chilometro zero, assommato alla ricerca rigorosa della stagionalità, non fa che aumentare la tipicità di quanto viene proposto ai clienti dell’agriturismo. La cucina romagnola la fa da padrona già al momento degli antipasti tra i quali troviamo il “Savor”, i cassoni alle erbe o con le rosole, il cotechino con i fagioli, la spalla di prosciutto, le frittate, i formaggi locali e l’insalatina mista con formaggio grana dop, funghi e pere.
Tra i primi piatti ci sono esaltanti tagliatelle al ragù di salsiccia, ravioli al pomodoro con timo (o salvia), gnocchi al formaggio di fossa e noci. Non ultimi per importanza, dei sontuosi maltagliati con fagioli, ovvero pezzettini irregolari di sfoglia preparata con farina e uova che le “arzdore” di oggi hanno imparato a cucinare dalle nonne e che sono uno dei mangiari classici della cucina tipica romagnola invernale.
Cucina romagnola sempre e comunque!
Tra i piatti di portata si distingue il coniglio in porchetta, un’altra specialità della cucina tipica romagnola cucinato come vuole la tradizione. Accanto al coniglio si possono gustare salsiccia alla brace nonché patate arrosto e insalate di contorno. Su prenotazione si possono ordinare olive nere, erbe in padella, pollo alla cacciatora, grigliate miste o di maiale.
La cucina tipica romagnola entra alla grande anche nel reparto dolci: a disposizione dei più golosi ci sono la tipica ciambella romagnola fatta in casa e le crostate alla frutta con le mele, i fichi, le pere e tutti gli altri prodotti coltivati nell’azienda agricola. E, se si è fortunati, a volte ci si può imbattere nel “Bustrengo” cucinato in casa. Infine, vengono dalle cantine di casa sia il vino rosso (da uve Cabernet Sauvignon e Sangiovese) che il vino bianco (Biancame di Romagna).